

Il turismo enogastronomico, definito anche enoturismo, è un viaggio che permette di scoprire la cultura enogastronomica di un determinato luogo. Il turista enogastronomico può, quindi, entrare in contatto con la cultura del territorio e sperimentare nuovi sapori.
Abbiamo già visto come un viaggio possa essere declinato in una moltitudine di opzioni distinte: tra di esse, il turismo enogastronomico rappresenta una modalità che negli ultimi anni sta vivendo una grande crescita, attraendo un numero sempre più vasto di viaggiatori interessati a conoscere non solo le bellezze di un territorio dal punto di vista culturale e naturalistico, ma scoprendo anche l’arte culinaria locale nonché dei vini associati ad essa.
Il successo del turismo enogastronomico
È stato stimato che nella sola Europa, ogni anno i viaggi che includono attività enogastronomiche siano più di 20 milioni, tra cui tantissimi italiani. Il turismo enogastronomico interessa tutte le generazioni, partendo dalla “Generazione X”, coloro nati tra il 1965 e il 1980, ma arrivando anche ai “Millennials”, ovvero la fascia di popolazione tra il 1981 e il 1998.
È chiaro come l’Italia del turismo e del turismo enogastronomico non possa prescindere dal Made in Italy. L’attenzione dei viaggiatori si allinea alle nuove abitudini di vita e di consumo diffusesi negli ultimi anni. I consumatori sono sempre più propensi verso la scelta di cibi sani, a Km zero e prodotti con tecniche di agricoltura e allevamento biologici. Qualità, rispetto e salvaguardia dell’ambiente sono le parole chiave attorno a cui ruotano le decisioni dei consumatori anche quando organizzano viaggi, sempre più desiderosi di vivere esperienze turistiche che siano in grado di valorizzare il territorio, le tradizioni e la cultura.
Perché il turismo enogastronomico?
A giustificare il viaggio del turista enogastronomico è sia il desiderio di gustare cibi e vini locali, ma anche quello di conoscere nel dettaglio i territori di produzione. Per compiere queste esperienze, il turista enogastronomico è disposto a compiere distanza anche maggiori rispetto al passato e a non limitarsi esclusivamente ai mesi estivi. Viaggi di questo tipo, infatti, vengono svolti durante l’intero anno, spesso in concomitanza con i cicli produttivi della terra. Il momento della vendemmia, per esempio, rappresenta un periodo fondamentale per gli eno-appassionati, pronti a spostarsi nelle aree vinicole in tutta Italia.
Il turismo enogastronomico e l’arricchimento
Questa tipologia di turismo permette al viaggiatore di immergersi negli usi e nei costumi dei territori visitati in maniera attiva, entrando in pieno contatto con le realtà del luogo. Da questa esperienza, deriva inevitabilmente un arricchimento culturale per il viaggiatore, che torna a casa con un vero e proprio bagaglio di conoscenze sulle località che ha visitato.
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